il cielo sito astro fotografico astrocb.it astronomia conoscenza bellezza.mistero - di Claudio Balella


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DOPO 9 ANNI
GLI USA TORNANO NELLO SPAZIO
IERI IL LANCIO DELLA CAPSULA DRAGON
DA CAPO CANAVERAL

Il 30 maggio 2020 gli Usa sono tornati nello spazio con un razzo , il Falcon9, della Space X di Elon Musk. Due gli astronauti della NASA a bordo della capsula Dragon della Space X. Il 31 maggio sono arrivati con un docking perfetto alla ISS la stazione spaziale internazionale e vi resteranno per un periodo variabile fra 1 e 4 mesi. Entro il 2024 gli Usa torneranno sulla Luna poi verso Marte.

53 ANNI FA IL LANCIO DEL SATELLITE
ITALIANO SAN MARCO 2

Il 26/4/67 fu lanciato il satellite San Marco2 dalla piattaforma in mare al
largo del Kenia, unica al mondo. L'Italia diventò la terza nazione al mondo a lanciare in proprio un satellite oltre a
USA e URSS. Voluta fortemente dal Prof. e Generale Luigi Broglio dalla piattaforma
che funzionò fino al 1988 e nessun lancio
mai fallì. Un record. 260420

GETTO DI PLASMA DA UN BUCO NERO
FOTOGRAFATO PER LA PRIMA VOLTA

ll gruppo di ricercatori dell' EHT
Event Horizon Telescope ha
ripreso un getto di plasma emesso da un buco nero al centro della galassia quasar 3C279 e questo apre una nuova serie di ricerche sui buchi neri e le loro relazioni con le zone circostanti. 070420

CHE TEMPO FA SU PROXIMA b
IL PIANETA A NOI PIU' VICINO

Proxima Centauri situata alla distanza di 4,2 anni luce è la stella più vicina a noi. Il pianeta Proxima b, annunciato solo lo scorso agosto, ha dimensioni simili a quelle della Terra, al punto che gli astronomi ritengono che possa avere un’atmosfera di tipo terrestre. Uno studio condotto da ricercatori dell’Università di Exeter, simula per la prima volta il clima di un’altra Terra. Proxima b sarebbe nella zona abitabile, con la presenza di acqua liquida sulla sua superficie. Grazie al Met Office Unified Model, che da decenni è utilizzato con successo per studiare il clima della Terra, i ricercatori hanno simulato il clima di Proxima b con una composizione atmosferica simile alla nostra, hanno poi analizzato un modello più semplice di atmosfera in cui è presente azoto con tracce di biossido di carbonio. Le simulazioni suggeriscono che Proxima b potrebbe essere abitabile ed avere un clima alquanto stabile. C’è molto lavoro da fare per capire se il pianeta possa ospitare od ospiti vita aliena.
Spiega Ian Boutle autore principale dello studio «Abbiamo esaminato altre ipotesi sul clima nel caso in cui la rotazione del pianeta abbia una durata pari a una rivoluzione attorno a Proxima Centauri (rotazione sincrona). Inoltre, abbiamo considerato il caso di un’orbita simile a quella di Mercurio e come questa configurazione potrebbe influenzare l’ambiente planetario».
«Una delle caratteristiche che contraddistingue questo pianeta dalla Terra è che la luce proveniente dalla stella cade quasi tutta nel vicino infrarosso», aggiunge James Manners co-autore dello studio. «A queste lunghezze d’onda, la luce interagisce molto più efficacemente con il vapore acqueo e il biossido di carbonio nell’atmosfera, modificando così il clima del nostro modello». Col Modello unificato d’atmosfera, gli autori trovano che entrambe le configurazioni (rotazione sincrona e risonanza 3:2) il pianeta potrebbe ospitare delle regioni con acqua liquida. Nel caso di configurazione tipo Mercurio ci sarebbero più aree dove la temperatura potrebbe favorire queste condizioni. Inoltre, anche un’orbita più eccentrica potrebbe determinare un ulteriore incremento delle condizioni di abitabilità del pianeta.160517

VITA SULLA TERRAFERMA 3,5 MILIARDI
DI ANNI FA

Un gruppo di scienziati della University of New South Wales (Sidney) ha scoperto dei fossili che provano l’esistenza di vita microbica (nello specifico stromatoliti) sviluppatasi in sorgenti termali terrestri ben 3,48 miliardi di anni fa. Le rocce analizzate si trovano nell’area del cratone di Pilbara in Australia Occidentale. Questi ritrovamenti proverebbero il legame tra la vita e i geyser di miliardi di anni fa. Ricordiamo che il fossile più antico risale, a 3,7 miliardi di anni fa ed è stato scoperto in Groenlandia nel 2016, dove una volta c’era un mare poco profondo.
Questo ha implicazioni per la ricerca della vita su Marte che conserva antichi depositi termali di un’età simile alla Formazione di Dresser nell’area di Pilbara. Nella regione Columbia Hills (dove potrebbe atterrare il rover della missione ExoMars 2020) ci sarebbe stata una sorgente termale. Se i primi esseri viventi sulla Terra sono nati in sorgenti di acqua calda, anche su Marte potrebbe essere successa la stessa cosa.160517

RILEVATA ATMOSFERA SU PIANETA
EXTRASOLARE DI DIMENSIONE TERRA

Un gruppo di astronomi DI istituti di ricerca europei è riuscito a rilevare l’atmosfera di un pianeta extrasolare di taglia simile alla Terra, denominato Gliese 1132b. Il pianeta orbita attorno alla stella nana rossa Gj 1132 nella costellazione delle Vele, a una distanza di 39 anni luce da noi. La stella ha un diametro appena un quinto quello del Sole, oltre ad essere molto più fredda e debole, emettendo solo un duecentesimo della radiazione luminosa. Definito un pianeta “Venere style” a causa della temperatura attorno ai 230 gradi, non così calda da impedire la formazione di un’atmosfera, Gj 1132b è risultato interessante perché possiede misure simili alla Terra, con un 40 per cento in più di “girovita” e un 60 per cento in più di massa, con una composizione rocciosa simile al nostro pianeta.
L’atmosfera del pianeta extrasolare potrebbe avere una certa abbondanza di anidride carbonica. 060417

COME AVERE CIELI PIU' BUI

Una ricerca ha scoperto che le regioni del Sud Italia hanno un Pil più basso di quelle del Nord, emettono la stessa quantità di luce pro-capite». Dunque? Si potrebbero avere alti Pil e basse emissioni luminose, come emerge da un confronto – per esempio – fra i dati relativi alla Germania e quelli per Italia. I tedeschi hanno un minore inquinamento luminoso. Per ridurre l’inquinamento luminoso pur con un Pil in crescita bisogna evitare di sovrailluminare e non inseguire la falsa equazione “più luce uguale più sicurezza”.

TRE ANNI TRE MESI TRE ORE SU VENERE

Tre volte lunga, la “lunga vita” di Venera-D (D=lunga vita), visto che la missione allo studio di russi e americani aspira a mandare verso Venere tre diversi oggetti in un colpo solo. Un orbiter, una sonda che girerà attorno al pianeta, con durata prevista di tre anni. Un flyer, ovvero una sorta di aereo, pensato per volare in modo autonomo nella bassa atmosfera di Venere raccogliendo dati per tre mesi. E infine un lander, per atterrare sul suolo di Venere, il più infernale del Sistema solare, dove esistono temperature sufficienti a fondere il piombo. Per il lander, è comprensibile, quanto a “lunga vita” occorrerà accontentarsi: tre ore. Molto considerando il clima. Fra gli scopi scientifici della missione, scoprire se nel passato di Venere ci siano state le condizioni per sostenere la vita.130317

PATATE SU MARTE ? SI PUO'

Nell’altopiano andino, dove è nata la coltivazione della patata, si sperimenta IN quali condizioni avverse questa pianta è in grado di resistere. Dai primi risultati sembra che, con qualche piccolo accorgimento, possa crescere anche su Marte.Vi ricordate lo sfortunato astronauta sopravvissuto – The Martian – costretto a coltivare patate su Marte per poter sopravvivere? Secondo un esperimento condotto dallo International potato center (Cip) a Lima, in Perù, sotto gli auspici del Centro Ames della Nasa, le patate possono crescere su Marte. Nei contenitori appositi è simulato il terreno marziano, l'atmosfera, la temperatura e vengono aggiunti acqua e nutrienti.9317


ACQUA LIQUIDA ANCHE SE SUPERFREDDA

L'acqua nasconde misteri che la scienza non è ancora stata in grado di sciogliere.
Come lo strano fenomeno conosciuto in fisica con il termine “sottoraffreddata".
Quando sottoponiamo l’acqua a un processo di raffreddamento quasi istantaneo le molecole conservano le caratteristiche tipiche dello stato liquido anche al di sotto del punto di congelamento. L’acqua possiede molte anomalie rispetto agli altri liquidi e queste si notano quando sottoraffreddata e sembrano indicare la possibile esistenza di un punto critico liquido-liquido ancora non misurato sperimentalmente.010317

Molecole organiche su Cerere

Sulla superficie del pianeta nano Cerere sono state individuate per la prima volta tracce di materiale organico, in gran parte costituito da composti alifatici. Tali composti possono essere considerati i “mattoni” che costituiscono molecole legate a processi biologici. I composti rinvenuti sarebbero il risultato di processi chimici innescati da attività idrotermale. In una zona di Cerere è stata riscontrata la più consistente distribuzione di carbonati al di fuori della Terra. Tutte caratteristiche che creano un ambiente favorevole a sostenere lo sviluppo di una chimica prebiotica su Cerere. La scoperta è stata realizzata da un team di ricercatori coordinati da Maria Cristina De Sanctis dell’Inaf grazie alle osservazioni dello spettrometro italiano VIR a bordo della missione spaziale Dawn della Nasa.160217

A CACCIA DI PIANETI DI ALFA CENTAURI

Una modifica dello strumento VISIR (VLT Imager and Spectrometer for mid-Infrared), montato sul telescopio VLT (Very Large Telescope) dell’ESO, allo scopo di migliorare le sue capacità di cercare pianeti potenzialmente abitabili intorno a Alfa Centauri, il sistema stellare più vicino alla Terra. La scoperta nel 2016 di un pianeta, chiamato Proxima b, intorno a Proxima Centauri, la terza e più debole stella del sistema di Alfa Centauri, da impulso alla ricerca. Sapere dove si trovino gli esopianeti più vicini è di interesse fondamentale per Breakthrough Starshot, il programma di ricerca e di ingegneria lanciato nell’aprile 2016, il cui scopo è di dimostrare la fattibilità di veicoli spaziali minuscoli, ultraveloci e spinti dalla luce, delle “nanoastronavi”, ponendo le basi per il primo lancio verso Alfa Centauri entro la prossima generazione.100117

Fischia un vento di zaffiri e rubini

Una ricerca coordinata dall'Università di Warwick ha rilevato fenomeni meteorologici strani su un enorme pianeta gassoso HAT-P-7b 16 volte più grande della Terra a più di mille anni luce di distanza. Impetuosi venti equatoriali d'intensità variabile spostano grandi quantità di nuvole, probabilmente composte da “corindone”, il minerale che sulla Terra forma rubini e zaffiri.
Forti correnti atmosferiche che mutano in continuazione sono state rilevate su un pianeta gassoso 16 volte più grande della Terra a più di mille anni luce di distanza.121216

Caccia a nuovi mondi
un supersegugio al Tng

Completata con successo una prima parte di verifiche sul nuovo strumento GIARPS, che entrerà in funzione al Telescopio Nazionale Galileo, alle Canarie, a partire dalla prossima primavera. Sarà il primo strumento al mondo in grado di fornire spettri di pianeti ad alta risoluzione con una banda spettrale molto estesa, dal visibile all’infrarosso, in una singola esposizione. 211116

IN ARRIVO IL "NASO" CHE FIUTERA'
LA VITA SU MARTE

La NASA per la missione Mars 2020 sta preparando un "radar" laser a luce pulsata ultravioletta che identifica molecole organiche. Deriva da ricerche militari contro attacchi biochimici. Bill, il nome del naso fiuterà tracce a distanza di centinaia di metri e se montato su un satellite studierà ampie zona di ricerca vita su Marte. 021116

Le basi della vita? Nella luce delle stelle

Grazie alle capacità osservative del telescopio spaziale Herschel dell’ESA, un team di ricercatori è riuscito a ricostruire un possibile canale attraverso cui nascono gli elementi base da cui si può formare la vita. La luce ultravioletta proveniente dalle stelle più massicce potrebbe essere responsabile della vita come la conosciamo 131016

La caccia a ET si allarga

Appena acceso, il radiotelescopio cinese FAST, il più grande al mondo come singola antenna, firma l’accordo di collaborazione con le Breaktrough Initiatives, un programma per la ricerca di civiltà aliene finanziato da un imprenditore russo. Lavorerà assieme ai radiotelescopi di Green Bank negli Stati Uniti e Parkes in Australia 131016

IL PIU' GRANDE RADIOTELESCOPIO
DEL MONDO

Dopo oltre due decenni di progettazione e cinque anni di costruzione, il più grande radiotelescopio al mondo con i suoi 500 metri di diametro è stato finalmente completato. Il 25 settembre scorso si è infatti svolta nel sito della contea di Pingtang, una regione montagnosa nel sud-ovest della Cina, la cerimonia ufficiale per celebrare l’accensione di FAST, Five-hundred-meter Aperture Spherical Telescope. Costato 160 milioni di euro più 240 milioni per spostare la popolazione residente. Sensibile il doppio di quello americano di Arecibo farà muove straodinarie ricerche radio nel cosmo.
Un parco tematico verrà costruito nella zona per il pubblico. 101016

MARE SU DIONE
MARE DI ENCELADO PIU' VICINO
MARE ANCHE SU PLUTONE

Dione cela un oceano profondo decine di chilometri sotto una crosta ghiacciata spessa un centinaio di km. Il gelido ghiaccio che ricopre Encelado è molto più sottile essendo in alcuni punti solo alcuni km di spessore. L’oceano di Encelado risulta più vicino alla superficie, soprattutto in prossimità del polo sud, dove sono stati osservati i geyser. L’oceano all’interno di Dione probabilmente esiste da sempre offrendo un rifugio ad un’ipotetica vita microbica. «La zona di contatto tra l’oceano e il nucleo roccioso è cruciale», spiega lo studio «l’interazione acqua-roccia fornisce nutrienti e una fonte di energia, ingredienti essenziali per la vita».
Lo studio delle foto di Plutone ha rilevato che un oceano sotterraneo è esistito e potrebbe esistere ancora.
Insomma l'acqua e semplici forme di vita potrebbero essere presenti in molte parti del sistema solare. 051016

CONFERMATI GETTI DI VAPOR D'ACQUA SU EUROPA

La NASA ha confermato che il telescopio Hubble ha scoperto geyser d'acqua alti fino a 200km sono stati trovati su Europa.
L’oceano nascosto sotto la superficie di Europa è uno dei luoghi più promettenti dove trovare tracce di vita nel sistema solare e i geyser agevoleranno il compito delle sonde future nella raccolta di campioni. 270916

ROSETTA HA RITROVATO PHILAE

Il piccolo lander atterrato sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko il 12 novembre 2014, del quale non si aveva più notizia da oltre un anno, è stato individuato per la prima volta ieri attraverso le immagini scattate venerdì 2 settembre dalla camera OSIRIS. Dalle immagini è evidente l’orientamento di Philae, ed è chiaro il motivo per cui – sin dal giorno dell’accometaggio, avvenuto il 12 novembre 2014 – è stato così difficile stabilire le comunicazioni. A meno di ub mese dalla fine della missione una soddisfazione per lo staff scientifico. 050916

PROXIMA b IL PIANETA DI TIPO TERRESTRE PIU' VICINO

Trovate tracce di un pianeta simile al nostro in orbita in zona abitabile attorno a Proxima Centauri, la stella più vicina al Sistema solare, ad appena 4.2 anni luce da noi. La scoperta, annunciata oggi in conferenza stampa internazionale dall’ESO. La massa stimata è 1.27 volte quella della Terra, il suo anno dura 11 giorni e 4 ore terrestri e la distanza dalla stella Proxima Centauri è di circa 7.5 milioni di km. Il progetto di un miliardario prevede di inviare micronavicelle che potrebbero arrivare entro 50 anni e scattare ciascuna una foto. La NASA valuta una missione per raggiungerlo entro il 2069 per i 100 anni dell'uomo sulla Luna. 240816

ROSETTA TROVA INGREDIENTI
DELLA VITA NELLA COMETA C.G.

Lo strumento ROSINA della sonda Rosetta ha raccolto dati sui materiali espulsi dal nucleo della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. I risultati mostrano la presenza dell’amminoacido glicina e del fosforo, elemento fondamentale per la vita. Allo stesso tempo è stata rilevata la presenza di altre molecole organiche, precursori della glicina, fornendo indizi sui modi in cui questo amminoacido può essersi formato. La glicina è l’unico amminoacido in grado di formarsi senza acqua liquida si suggerisce che si sia formata all’interno dei grani ghiacciati di polvere interstellare o dall’irradiazione del ghiaccio da parte di luce ultravioletta, per poi venire conservato per miliardi di anni nella cometa. 280516

UN FARO IN CERCA DEGLI ALIENI

La nuova frontiera di SETI non è la radioastronomia, bensì più in generale la fotonica. Philip Lubin, di UC Santa Barbara, propone di segnalare la nostra presenza a eventuali civiltà aliene spazzando il cosmo con un segnale ottico collimato, visibile da ogni angolo della Via Lattea. Se vogliamo che ci trovino, c’è chi ha proposto di attivare un segnale ottico da tenere sempre acceso e soprattutto visibile da ogni angolo della galassia. Una sorta di faro rivolto verso l’infinito del cosmo.Lubin lavora all’energia focalizzata (cinetica o termica) da anni utilizzando i laser. Questo tipo di energia può essere utilizzata anche in ambito SETI per inviare un segnale verso un sistema planetario selezionato. Il bello – dice Lubin – è che non si ha bisogno «di un grande telescopio per iniziare queste ricerche. Si potrebbe riuscire a rilevare una civiltà come la nostra, ovunque nella galassia, dove ci sono 100 miliardi di possibili pianeti, con una fotocamera acquistata al centro commerciale e un telescopio montato giù in giardino».190516

MEGA TSUNAMI CAMBIARONO MARTE

E' confermata l'esistenza di un freddo e gigantesco oceano su Marte e si cerca di studiarne la composizione originaria per capire se ospitasse qualche forma di vita marina. Una recente ricerca ha portato alla luce le coste di questo oceano drammaticamente sconvolte da diversi maremoti che hanno modificato nel corso di milioni di anni la superficie del Pianeta rosso. L’antico oceano marziano forse era salmastro ed rimase in forma liquida diverse decine di milioni di anni. Sulla Terra, gli ambienti salmastri “sotto zero” sono abitabili, di conseguenza alcuni dei depositi generati dallo tsunami saranno obiettivi degli astrobiologi», ha detto Alberto Fairén. Qualche forma di vita marina su Marte, potrebbe essere ancora lì, congelata sotto ghiaccio e sabbia.190516

SCOPERTE ONDE GRAVITAZIONALI

La rilevazione è avvenuta in settembre 2015 pochi giorni dopo che il nuovo rivelatore di onde americano il LIGO aveva iniziato a funzionare ! Alcuni mesi per le verifiche con i laboratori collegati a Francoforte Tokyo e Pisa ed ecco la conferma. Peccato perchè per poco la scoperta sarebbe stata tutta italiana. La fusione di due buchi neri ad oltre 1 miliardo di anni luce di distanza ha liberato energia pari a 3 soli sotto forma di onde gravitazionali giunte a noi talmente deboli che l'altezza dell'onda è solo una piccola parte della dimensione di un protone. Una scoperta che apre studi nuovi dell'universo e speriamo in prospettiva anche alla possibilità di utilizzarle per viaggiare nel cosmo. 2/2016

EDGAR MITCHELL 6° UOMO SULLA LUNA
CON L'APOLLO 14
CI HA LASCIATO IL 4/2/2016
SAPEVA DELLA REALTA' DEGLI UFO

Edgar "Ed" Dean Mitchell (Hereford, 17 settembre 1930 – Lake Worth, 4 febbraio 2016) è stato uno dei 12 astronauti americani come pilota del LEM a scendere sulla Luna standovi per 33 ore e lavorando sulla superfice per 9 ore fra gli altopiani di Fra Mauro il 6 febbraio 1971. Il 23 luglio 2008 durante un'intervista radiofonica Edgar Mitchell ha dichiarato di essere venuto a conoscenza da ambienti militari e governativi del fatto che il fenomeno UFO è reale che ci sono stati contatti tra esseri umani ed esseri extraterrestri e che ci sono contatti ancora in corso. Ha quindi confermato la teoria sostenuta da molti ufologi secondo cui i contatti con visitatori da altri pianeti sarebbero stati tenuti nascosti dai governi per 60 anni. La NASA non ha mai smentito le sue affermazioni. Quelli che negano sono serviti ! Ora gli astronauti lunari superstiti sono solo 9 ma i magnifici 12 sono da sempre nella storia umana.

NONO PIANETA DEL SISTEMA SOLARE

L’articolo dei ricercatori del Caltech Konstantin Batygin e Mike Brown, tutto teorico e basato su simulazioni al calcolatore, sostanzialmente afferma che ‘non può non esserci’ un oggetto celeste della massa pari a dieci Terre e che si possa trovare a una distanza dal Sole di circa 20 volte superiore a quella che compete a Nettuno. Tradotto in altri termini, il nono pianeta orbiterebbe a 90 miliardi di chilometri dal Sole e si troverebbe fra la zona di confine della regione planetaria e la Nube di Oort interna. Potrebbe succedere in futuro nel caso fosse confermata l’esistenza del pianeta con le osservazioni, di ritrovare la sua posizione su immagini prese ed archiviate senza notarlo.210116

EUROPA HA OCEANO SALATO

Le tracce marroni fra le crepe ghiacciate di Europa sono di sale il comune cloruro di sodio trasformato dalle radiazioni come verificato da un esperimento NASA. L'oceano di acqua sottostante avrebbe quindi caratteristiche utili all'esistenza di forme di vita. 130515

ENCELADO VITA NEL SUO OCEANO ?
Nell'acqua ghiacciata espulsa dai geyser sono presenti cloruro di sodio e carbonato di sodio, sotto la crosta ghiacciata quindi potrebbero esserci condizioni per lo sviluppo o il mantenimento di forme di vita. Il commento di John Brucato, esobiologo dell'INAFche ipotizza la presenza di processi chimici propedeutici alla formazione di molecole organiche. Il pH dell’acqua salata dei geyser è alcalino fra 11 e 12 . I sali rendono l’acqua dell’oceano extraterrestre simile a quella dei laghi alcalini del nostro pianeta come il Mono in California o il Magadi in Kenya.
Le reazioni chimiche e la produzione di idrogeno molecolare può sia determinare la formazione di aminoacidi, che alimentare la vita microbica, con organismi che producono metano. Questo processo rende Encelado un candidato per ospitare forme di vita. La vita può essere presente non solo su pianeti “vicini” al Sole come la Terra e Marte, ma anche su corpi distanti dalla stella dove la fonte di energia per la vita non sarebbe la luce solare bensì l'energia chimica prodotta da "celle a combustibile naturale" come le attività vulcaniche quali i camini idrotermali negli oceani.

IL DNA SI FORMA ATTORNO ALLE STELLE ?
Ricercatori di Berkeley e dell' univ. delle Hawaii hanno dimostrato che attorno alle stelle ci sono eccellenti condizioni per la formazione di molecole complesse che presiedono alla formazione del DNA. Le basi azotate di DNA e RNA sono 5 e la molecola isochinolina è stata rilevata in esperimenti di simulazione di ambienti stellari caldi. Questi processo possono portare a molecole importanti per la formazione di DNA e RNA. 070515



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AGGIORNATO
23/1/2021

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Varie persone hanno preconcetti mentali a livello culturale ed in particolare molti astrofili assumono una forma mentis chiusa col paraocchi tipica di molti (non tutti per fortuna) ambienti astronomici per cui il mio avviso è: alcune pagine contengono "cose" che non accettereste per via del paraocchi. Se decidete di consultarle vi ringrazio per il coraggio di voler accettare altre idee col fine di poter migliorare le vostre.

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